Nelle attività sportive occidentali la pratica dello stretching è limitata (quando non è del tutto assente) all’esecuzione di pochi esercizi, per un tempo limitato al preriscaldamento ed al defaticamento e con una conoscenza assai approssimativa della più idonea metodologia applicativa (a volte riscontrabile – ahimè – anche tra gli operatori del settore).
In realtà, questa imbarazzante situazione, è una limitazione concettuale e operativa più che altro occidentale, perché in oriente molte culture che hanno prodotto filosofie e concezioni del corpo e della salute diverse dalla nostra, hanno sempre attribuito una grandissima importanza a questo parametro della performance fisica, costruendoci dei veri e propri modelli comportamentali: vedi lo yoga in India o le arti marziali tradizionali in Cina.