Uno dei punti fondamentali della fisioterapia pediatrica nell’approccio al “piccolo paziente” è l’aspetto ludico – esperienziale. Ciò significa che il bambino deve passare attraverso il gioco per fare esperienza del proprio corpo, in maniera tale che possa rendersi consapevole dei motivi per cui sta approcciando un percorso terapeutico. Tale consapevolezza passa anche attraverso le difficoltà che incontrerà nelle esercitazioni proposte, con l’obiettivo di responsabilizzarsi sull’evoluzione del proprio corpo. Il bambino ha dalla sua parte un grosso vantaggio: è un organismo in evoluzione più facilmente modificabile attraverso una rieducazione ben condotta, all’interno della quale è decisamente più facile concludere con successo il percorso terapeutico.

A tal fine l’intervento rieducativo viene sviluppato e collocato all’interno di un’equipe multidisciplinare, cui fanno parte anche la famiglia e la scuola del piccolo paziente, senza prescindere da un adeguato inquadramento diagnostico. Tutto ciò con l’obiettivo di stabilire un’efficace alleanza terapeutica tra la famiglia e l’equipe di lavoro.

Il percorso si svolge all’interno delle palestre dello studio, con l’utilizzo di piccoli attrezzi, quali palloni, elastici, trampolini, ecc. e con l’esecuzione di esercitazioni estremamente coinvolgenti per il bambino nel rispetto dei concetti di consapevolezza del sè e responsabilizzazione.

L’intervento si rivolge a problematiche quali:

- piede cavo/piatto - ginocchio varo/valgo

- iperlordosi

- dorso curvo e piatto

- torcicollo congenito

- disfunzioni della deambulazione

- atteggiamenti scoliotici e scoliosi strutturate

- disfunzioni cranio-cervico-mandibolare

- esiti di fratture e lesioni legamentose di qualsiasi grado

- disfunzioni dell’apparto muscolare (tendiniti osteocondriti)

È importante sottolineare che molte delle disfunzioni sopra elencate possono essere causate da alterazione della funzionalità di altri distretti corporei; per questo motivo, la rieducazione di una regione corporea deve necessariamente essere inserita in un contesto riabilitativo più globale, che prenda in considerazione la conoscenza della fisiologia articolare, l’anatomia e la neurofisiologia, la posturologia, l’osteopatia, e l’esecuzione di esercizi che possano coinvolgere contemporaneamente più distretti corporei.

La conoscenza di questi aspetti consente un successo terapeutico più duraturo. Inoltre, negli anni di esperienza con i bambini ci siamo accorti che molte delle problematiche fisioterapiche possono essere efficacemente risolte o aiutate, da un intervento osteopatico ben condotto.